“” Gli imperi aristocratici (o dispotici) erano di norma
pure e semplici macchine spremitrici: ogni qual volta le élites volevano di
più, non pensavano certo in termini di aumento della produttività (da dove mai
sarebbe potuto saltar fuori?); si limitavano a spremere (e opprimere) ancora di
più, riuscendo di solito a ricavare ancora un poco di succo. Talvolta sbagliavano
i calcoli e spremevano troppo, il che poteva tradursi in fughe, tumulti e
motivi di rivolta. Tale autocrazie, sebbene definite divine, non erano
immortali. Per di più, solo le società che lasciavano spazio all’iniziativa,
dal basso ancor più che dall’alto, potevano pensare in termini di crescita.””
(David Landes, “La ricchezza e la povertà delle nazioni”)
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