giovedì 29 dicembre 2016

Quel vizio italico, antico e sempre rinnovantesi.



“” (..) il grande storico delle relazioni internazionali Enrico Serra scrisse invece in merito a Lissa, su “Il Messaggero” del 20 luglio 1866, che la disfatta non era dovuta a cause interne o esterne, ma derivava da una sorta di “”vizio italico, di vizio antico e sempre rinnovantesi come Anteo: l’amore dell’intrigo, le rivalità e le gelosie spinte all’eccesso, il prevalere, in tempi normali, delle qualità secondarie su quelle primarie dell’individuo come il gusto della vita più facile ecc. Cosicché quando viene “l’ora della verità” ben pochi sono al giusto posto e niente è pronto e non rimane che lo “stellone” a proteggerci dai guai maggiori. Così fu a Lissa (…). Fu soprattutto il solito “vizio” a trasformare, più tardi, un insuccesso in una disfatta e questa in uno scandalo, di cui è venuto il momento, finalmente, di liberarci.”” 


(Hubert Heyriés, “Italia 1866. Storia di una guerra perduta e vinta”, 2016, pg. 234)

lunedì 12 dicembre 2016

Breve appunto mattutino.

Breve appunto mattutino per tutti gli Esperti di Diritto Costituzionale: per cortesia, leggetevi le Costituzioni italiana, tedesca, francese e le leggi fondamentali inglesi; in nessuna di queste democrazie il capo del governo è mai stato "eletto dal popolo", forse invocato, ma mai eletto. E non potrebbe essere diversamente, se solo studiaste come funzionano le democrazie (magari non vi piacciono, ma ringraziamo tutti di vivere in una di queste: "la più imperfetta delle forme di governo, ma l'unica che funziona" diceva un certo Winston Churchill).
Volete la controprova? Se in UK il premier fosse eletto dal popolo, dopo le dimissioni di Cameron si sarebbero tenute nuove elezioni inglesi, cosa che non c'è stata, e la May lo ha sostituito. Punto.
Quindi, wake up, please! Svegliatevi. O fumate roba pesante? Con affetto.