“” … la società
teoricamente meglio attrezzata a perseguire il progresso materiale e l’arricchimento
generale … dovrebbe essere una società che:
1. Sappia costruire,
far funzionare e gestire gli strumenti di produzione e creare, adattare e
padroneggiare nuove tecniche tecnologicamente avanzate.
2. Sia in grado
di impartire tale conoscenza e know-how
ai giovani attraverso sia l’istruzione formale che l’addestramento e l’apprendimento.
3. Scelga il
personale in base alla competenze e al merito; promuova o bocci in base ai
risultati.
4. Conceda opportunità
all’impresa individuale o collettiva; incoraggi l’iniziativa, la competizione e
l’emulazione. 5. Consenta all’uomo di godere dei frutti del proprio lavoro e
della propria industriosità.
Queste condizioni
implicano dei corollari: parità tra i sessi (che consente di raddoppiare il
serbatoio di possibili talenti); nessuna discriminazione sulla base di criteri
irrilevanti (razza, sesso, religione, ecc.), inclinazione alla razionalità
scientifica (pragmatismo) anziché alla magia e alla superstizione
(irrazionalità).
In tale società vigerebbero altresì quelle istituzioni
politiche e sociali che favoriscono la conquista di questi più ampi obiettivi,
ad esempio che:
1. Garantiscano
i diritti di proprietà privata al fine di incoraggiare il risparmio e l’investimento;
2. Garantiscano
i diritti della libertà personale, proteggendoli dagli abusi della tirannia e
dal caos (criminalità e corruzione).
3. Facciano valere
i diritti contrattuali, impliciti ed espliciti.
4. Garantiscano
un governo stabile, non necessariamente democratico, ma governato da regole
note a tutti (un governo delle leggi anziché degli uomini). In caso di governo
democratico, vale a dire basato su elezioni periodiche, la maggioranza vince ma
non viola i diritti dei vinti; mentre questi ultimi accettano la sconfitta e si
preparano alla successiva tornata elettorale.
5. Garantiscano
un governo responsabile, in grado di recepire le istanze e modificare i propri
indirizzi.
6. Garantiscano
un governo onesto, tale che gli attori economici non siano tentati di ricercare
vantaggi e privilegi fuori o dentro il mercato. In gergo economico, che non ci
siano rendite di favore e posizione.
7. Garantiscano
un governo avveduto, efficiente e morigerato i cui obiettivi dovrebbero essere
quelli di contenere l’esazione fiscale, ridurre le pretese del governo sul
surplus sociale ed evitare i privilegi. “”
(David Landes, “La ricchezza e la
povertà delle nazioni”, pg. 233-234).
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