lunedì 26 settembre 2016

Gli occhiali. Un oggetto apparentemente così banale.



“” Gli occhiali. Un oggetto apparentemente così banale, una cosa talmente comune da sembrare quasi insignificante. Eppure l’invenzione degli occhiali (nel Medioevo, in Italia; ndr) allungò di oltre il doppio la vita lavorativa degli artigiani specializzati, specialmente quelli addetti a lavori di precisione: scrivani (fondamentali fino al momento dell’invenzione della stampa) e lettori, fabbricanti di utensili, tessitori, fabbri.

Il problema è biologico: attorno ai quarant’anni di età il cristallino dell’occhio umano tende a indurirsi, producendo una condizione simile alla presbiopia che impedisce all’occhio di focalizzare gli oggetti distanti. All’età di quarant’anni un artigiano medievale poteva ragionevolmente attendersi di vivere e lavorare per altri venti, i migliori della sua vita lavorativa … a patto però di vederci bene. L’invenzione degli occhiali risolse il problema.

Il luogo e l’epoca dell’invenzione del primo paio di occhiali sembrano noti. All’inizio, per leggere, si usavano cristalli e lenti di ingrandimento (lapide ad legendum). Il trucco consistette nel migliorarle, riducendone la distorsione, e nel montarne due assieme in modo da poterle inforcare sul naso, lasciando così le mani libere. Pare che ciò accadde per la prima volta a Pisa verso la fine del XIII secolo. (…)

Queste lenti convesse non erano ovviamente tutte uguali, né di grande qualità. La tecnica ottica medievale, tuttavia, per quanto primitiva, fu agevolata dalla natura del problema: le lenti per la correzione della presbiopia non richiedono una grandissima precisione. La loro funzione principale è quella di ingrandire, e sebbene alcune ingrandiscono più di altre, quasi tutte si rivelano grosso modo adatte allo scopo. (…).

Questo fu dunque l’inizio. Entro la metà del XV secolo l’Italia – Firenze e Venezia in particolare – produceva già migliaia di paia d’occhiali a lente concave o convesse, sia per miopi che per presbiti. (…) Gli occhiali permisero di eseguire lavori accurati e utilizzare strumenti di precisione. Ma è anche vero il contrario, e cioè che gli occhiali incoraggiarono l’invenzione di strumenti di precisione, aprendo così all’Europa prospettive del tutto nuove. (…). L’Europa detenne il monopolio della produzione delle lenti per tre o quattrocento anni. Gli occhiali in pratica raddoppiarono la forza lavoro specializzata, o anche più volendo considerare il valore dell’esperienza.””


(David Landes, “La ricchezza e la povertà delle nazioni”, pg. 58-59).

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