Il Piano degli interventi previsti, ed
in parte approvati, per investimenti in infrastrutture per il periodo 2015-2018
(ed anni successivi) raggiunge i 21.470 milioni, di cui solo 1.122 nel 2015; le
manutenzione sulla rete delle Ferrovie rappresenta il 19,8% del totale, pari a
5.250 milioni (500 milioni nel 2015) che si sommano ai 4.455 milioni come
contributo in conto impianti per le Ferrovie (un altro 20,7%, che porta la
quota “Ferrovie” ad oltre il 40% delle risorse destinate), gli investimenti per
il sisma abruzzese assorbiranno 4.100 milioni (di cui 200 milioni nel 2015),
l’Alta Velocità (varie tratte: Brescia-Verona-Padova e Napoli-Bari) si vedrà assegnati 3.000
milioni cui sommare 570 milioni destinati alla galleria per l’Alta Velocità del
tunnel del Brennero (da realizzare), l’edilizia sanitaria 1.800 milioni (anche
qui, 200 milioni nel 2015), gli interventi per l’accesso agli impianti portuali
300 milioni, il recupero delle case IACP 270 milioni, il piano periferie 200
milioni. Grandi cifre, ma lontane da quanto auspicavano ministro e governo, che
puntavano ad uno 0,4% del PIL annuo (4.700 milioni annui): saranno, da piano,
1.122 milioni nel 2015, 3.091 milioni nel 2016, 3.691 milioni nel 2017.
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