L’ultimo dato certo dei dirigenti in servizio risale
al 31.12.2011 (elaborazione Ragioneria dello Stato e Corte dei Conti, seduta del
9.6.2013): 248.870, di cui 38.150 (il 15%) nelle amministrazioni centrali,
136.289 nel servizio sanitario nazionale (SSN: il 55%), 34.073 nelle Università
(il 14%), 12.322 nelle Regioni (il 5%). Dal 2003 si è registrata la tendenza al
loro aumento (mentre è diminuito il numero degli impiegati: non è dato sapere
se i due fenomeni siano collegati, come sembrerebbe: promozioni, promozioni…):
nel 2003 vi era 1 dirigente ogni 12,3 dipendenti, nel 2013 ve ne erano 11,5; per
confronto, in Francia vi è 1 dirigente ogni 33 dipendenti.
Quasi 1 dirigente su
10 ha goduto di progressioni orizzontali nel 2011, con punte del 25% nei
ministeri e del 75% nella presidenza del Consiglio dei ministri, che può
contare su 119 dirigenti “apicali” (massimo livello) con retribuzione media di
218.680 euro annui e 185 di altri dirigenti (retribuzione media 110.485 euro
annui).
Un confronto col Regno Unito evidenzia come i 165 dirigenti di II
fascia del MISE ed i 125 del MinSalute guadagnano 110.000 euro annui, quanto i
17 dirigenti di I Fascia inglesi; i 300 dirigenti apicali di regioni e province
guadagnano 150.000 euro annui, quasi 4 volte quanto guadagnano i 4 direttori
generali del ministero dell’Economia inglese ed il capo di gabinetto del
Foreign Office; altri fulgidi confronti potrebbero seguire.
Nella carriera
diplomatica lo stipendio medio è di 200.000 euro annui per i quasi 900
diplomatici, mentre i 10.136 magistrati hanno uno stipendio annuo medio di
140.000 euro; i 12 cappellani militari di esercito e polizia ne guadagnano
quasi 100.000 l’anno, ed altri 74
dirigenti/cappellani ne ricevono 60.000 (in media).
Secondo l’OCSE, i dirigenti
pubblici italiani di alto livello hanno una retribuzione annua lorda doppia
rispetto agli altri paesi sviluppati: quasi 650.000 dollari US$ contro i
348.000 degli inglesi, che sono i più pagati dopo gli italiani. Il confronto
fra retribuzione annua del dirigente pubblico e cittadino medio è impari: 18
volte in più del cittadino medio italiano, contro 9 volte in Inghilterra, 6 in
Francia, 5,5 negli USA, 5 in Germania.
Chissà se entrerà mai in vigore il
provvedimento del Consiglio dei ministri n.14 del 18.4.2014 con cui si fissa un
“tetto massimo” a 240.000 euro annui, tetto che in precedenza era di 310.000
euro annui, che come si è potuto osservare è stato largamente, ed ampiamente,
superato e non rispettato. Come la previsione della “possibilità del
licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico oltre un
determinato termine”, che la riforma si guarda bene dall’indicare. “Capisci a
me!”.
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