mercoledì 8 luglio 2015

L’obeso che soffre di diabete e che si ciba solo di zucchero.




Il debito greco è stato ristrutturato 2 volte, la scadenza finale dei rimborsi previsti è al 2054, sul debito così ristrutturato è applicato un tasso medio dell'1,5% (roba da AAA/AA+, quando oggi la Grecia ha un rating "non investment grade"), la vita media residua (“duration”) del debito greco è superiore a 17,5 anni (quello tedesco ed italiano ha una “duration” compresa fa 7,5 ed 8 anni.

Dei 341,4 mld di euro di prestiti erogati, solo 52,9 mld sono "cancellabili": sono quelli c.d. bilaterali, cioè erogati da ogni singolo stato alla Grecia (per informazione: per l'Italia si tratta di 10 mld). 
I restanti 288,5 mld non sono "cancellabili", a norma dei trattati.
 
Tutto, e peggio, si può fare, ma occorre l'accordo unanime di tutti i paesi coinvolti; ad esempio, i prestiti erogati dall'EFSF hanno uno "status" che ne fa derivare ogni decisione dalla BCE, che a sua volta deve trovare l'accordo dei singoli stati che -- attraverso le rispettive banche centrali -- ne detengono il controllo. Inoltre, sempre a titolo esemplificativo, ogni decisione finanziaria su una tale materia che venisse richiesta alla Germania deve essere approvata dal parlamento tedesco, e lo stesso avviene per diversi altri stati (per l'Italia, casualmente...?, no).
Insomma, in 48 ore non si riesce nemmeno a fare il "giro delle telefonate".

Un salvataggio "à-la-page" potrebbe prevedere il riacquisto di tutti i prestiti in essere (il classico "buy-back") e la loro successiva sostituzione con un "perpetual" con un periodo di grazia degli interessi di 5 anni: "salviamo capra e cavoli...".
In dettaglio:

1. linea di credito (sino a) 300 mld alla Grecia, erogata da un pool FMI/BCE/ESFS/banche/paesi che ci stanno; questo non è vietato dai trattati, e dipende dalla buona volontà dei soggetti interessati;

2. utilizzo della linea di credito per riacquisto dei prestiti in essere; questo non è vietato dai trattati;

 
3. emissione da parte della Grecia di un prestito perpetuo ("perpetual" o più prosaicamente "prestito da tempi di guerra"...), con 5 anni di grazia sugli interessi. E pure questo non è vietato dai trattati. Olè!


La forma è salva; la sostanza è un "write-off" del debito. "Todos caballeros!", e qualcuno fa anche il mulo...

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