martedì 23 dicembre 2014

Il doppio messaggio del buyback.



Primo messaggio: il riacquisto di azioni proprie è una strategia che paga; uno studio recente, mettendo a confronto l’andamento dell’indice S&P 500 con l’indice S&P 500 Dividend Aristocrats (solo società con una politica di distribuzione di dividendi crescenti nel tempo) e l’indice S&P 500 Buyback (società con la maggiore incidenza di buyback), ha rilevato che l’indice Buyback ha dato un 4% di rendimento in più negli 5 anni; i dati sembrano dimostrare che portafogli che includono società che distribuiscono valore agli azionisti tramite il riacquisto di azioni hanno “sovra-performato” nel medio-lungo termine. Negli USA, il 60% del valore distribuito agli azionisti è nella forma di riacquisto di azioni: nel 2013, i “buyback” di società USA ha raggiunto i 475,6 miliardi di US$. 
Il secondo messaggio dice che le società procedono al riacquisto di azioni proprie quando le opportunità di investimento sono modeste: per mantenere alto l’utile per azione, meglio comprare azioni sul mercato attraverso un “buyback” azionario, se non ci sono prospettive di utili industriali crescenti. 
Il pendolo di Foucault applicato alla finanza.

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