martedì 23 dicembre 2014

La vigilanza europea costa.


Il sistema bancario europeo chiama le banche a partecipare ai fondi di garanzia dei depositanti ed al nuovo fondo di risoluzione unico delle crisi bancarie previsto dalla direttiva BRRD, oltre ai contributi per lo svolgimento delle attività di controllo istituzionale (BCE ed Autorità di risoluzione europea). Le modalità ed i criteri di pagamento non sono ancora stabiliti (ma dovrebbero essere basati sul totale dell’attivo); le stime dei contributi totali, per il solo sistema bancario italiano, oscillano fra i 900 ed i 1.100 milioni per il 2015 per arrivare ad una cifra compresa fra 9.700 e 11.500 milioni per il decennio 2015-2024. Le banche dovranno pagare “cash” questi contributi; facile immaginare che il “fardello” sarà “trasferito alla gentile clientela” in termini di maggiori costi sui servizi e prodotti bancari.

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