martedì 6 gennaio 2015

Le chicche romane.





Il Palazzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in via XX Settembre, è lungo 300 metri, largo 120 metri, si estende per 2 ettari di corridoi, ha 1.200 uffici ed 800 stanze per servizi di varia natura; la “Spesa Pubblica” viene decisa da governo ed enti locali, per un totale di oltre 37.000 stazioni appaltanti (nomi che richiamano funeste conseguenze in termini di risultati finali, mazzette comprese), e poi autorizzata dal MEF: formalmente, i controlli sono ferrei e rigidi (come noto, l’elasticità aiuta a mantenere la struttura, sotto pressione, mentre un corpo rigido si spezza); nella sostanza, lo stato centrale non sa quanto il resto della P.A. spenda e per che cosa, se i beni ed i servizi forniti siano necessari o voluttuari per quantità e qualità; ovviamente, non esiste un sistema informatico unico che consenta di conoscere quanto sia speso, quanto sia acquistato, quanto sia ancora da pagare, da chi (quale stazione appaltante) e perché. 
Il Parlamento non può varare una legge senza adeguata copertura finanziaria, cosa che rientra nei compiti della Ragioneria dello Stato, “il settore più chiuso ed autoreferenziale dell’intero MEF” (cit., “Nomenklatura” di R.Mania e M.Panara) che ha il monopolio dei “numeri”. 
Non contenti, rivolgiamo lo sguardo a Palazzo Chigi (che data dal 1578: http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Chigi) sede della presidenza del governo: 15 edifici, tra proprietà ed affitti, dove lavorano 4.200 dipendenti, divisi fra uffici, dipartimenti, strutture, unità, commissioni. I nomi ricordano le legioni romane, i risultati quelle delle spedizioni in Eritrea ed Etiopia. Non è ovviamente chiara la distinzione fra gli uni e gli altri (“facite ammuina”), ma è noto che gli uffici sono 20, i dipartimenti 16, le unità 2 e le commissioni 1; altri 21 sono gli enti, associazioni, fondazioni, società, agenzie ed organismi partecipati, e pervasi, dal consiglio. Alla guida (permetteteci l’involontario ossimoro) oltre 300 dirigenti (1 per ogni 14 dipendenti; ovviamente, un multiplo di quanto avviene in paesi “barbari”: Casa Bianca, Eliseo, Downing Street,…).

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