Il
governo USA dovrebbe ri-aprire il mercato domestico all’importazione di pere e
mele dai paesi UE, a seguito della richiesta del 2007 da parte di paesi UE di
semplificare le norme sanitarie sui prodotti e sulla filiera di lavorazione.
L’Italia
è il secondo produttore europeo di mele (dopo la Polonia) con 2.000.000 di
tonnellate annue, di cui quasi la metà viene esportata in 90 paesi, per un
controvalore inferiore a 800 milioni di euro.
Da 3 anni l’Italia ha peraltro
adottato un sistema preventivo di controllo sulla sua produzione (c.d. pre-clearance)
per consentirne l’esportazione verso gli States, sinora limitata in numero e
valore. Simili misure sono previste anche per le pere, di cui l’Italia esporta
annualmente 170.000 tonnellate, risultando il 7° esportatore mondiale.
L’adozione
delle nuove norme “sarà un beneficio significativo per gli agricoltori europei,
molti dei quali hanno perso il loro principale mercato di export nel giro di
una notte a seguito delle sanzioni russe nel 2014”.
Nessun commento:
Posta un commento