mercoledì 13 maggio 2015

Internet of Things.


Una vita sempre connessa: auto, casa, città in collegamento continuo saranno la regola, non più l’eccezione. Secondo uno studio recente, oggi nel mondo ci sono 4.881 milioni di dispositivi elettronici connessi, che diventeranno 25.000 milioni fra 5 anni: 3.511 milioni di autovetture connesse, 13.173 milioni di connessioni “consumer” (in larga misura, le nostre abitazioni), 3.164 milioni di “vertical business” (e.g., sistemi di produzione), 5.158 milioni di “generic business”. Una crescita esponenziale, resa possibile da accordi fra produttori di “cose” (autovetture, elettrodomestici,..), “sistemi” (apparati di varia natura), operatori telefonici ed informatici (“mobile”). Nel modo “fisico” si arriverà al potere della rete con la rete al potere, lasciando molte domande ancora senza risposte sui temi “privacy” e sicurezza: i produttori di “cose” sviluppano sistemi e tecnologie proprietarie, in assenza di standard condivisi, cosicché “”i dispositivi nascono con requisiti che quasi sempre non annoverano la sicurezza, ma anzi la vedono come una limitazione o un costo””. 
Domani sarà internet of things, ma oggi è ancora “a messy internet”.

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