“” lo Stato italiano
si presenta come un ordinamento a doppio fondo, dove l’autoritarismo delle
norme scritte è attenuato dal lassismo della loro applicazione, l’accentramento
delle strutture e dei processi decisionali è equilibrato dal negoziato continuo
centro-periferia, la distinzione fra lecito ed illecito è spesso soppiantata (…)
da più complesse scale di obblighi, per cui un comportamento può essere obbligatorio,
raccomandato, permesso, riprovato, vietato.””
Sabino Cassese,
“Lo stato introvabile”, 1998, pg. 80
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