La
relazione annuale del Garante nazionale per le micro piccole e medie imprese
rileva come, su quasi 50 proposte di legge sulle PMI, i 2/3 non sono state
recepite, e molte sono in corso di recepimento. Fra quelle adottate: il
pacchetto sicurezza sul lavoro, l’alleggerimento di alcuni oneri ambientali, lo
snellimento di procedure sugli atti del registro delle imprese seppure limitate
alle “start-up” ed alle PMI innovative, la obbligatorietà della mediazioni
civile per alcune controversie, la “nuova Sabatini” per i macchinari, la
rivalutazione degli immobili industriali e beni immateriali. Fra quelle in
attesa di recepimento: il disegno di legge previsto dallo Statuto delle
imprese, ben 26 proposte fatte dal Garante stesso, il principio “one in one
out”, la detraibilità delle spese per adeguarsi a nuove normative laddove
queste impongano nuovi oneri, l’estensione del regime fiscale agevolato per i
c.d. programmi di rete, la possibilità di mantenere il TFR non optato (i.e.,
destinato a fondi e/o anticipi) nelle aziende sino a 50 dipendenti, il
“passaggio generazionale”. Nella relazione, vengono esposti dati interessanti:
sono oltre 190.000 le micro e PMI che si sono internazionalizzate, 3.400 le
start-up innovative, 9.700 le imprese in rete.
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