domenica 8 febbraio 2015

L’arte parla la lingua dei collezionisti privati.



Da una analisi fatta da una banca dati sui collezionisti d’arte, si evidenzia che nel mondo vi sono 350 musei privati, il 12% del totale dei quasi 3.000 musei mondiali, di cui 48 negli USA e 45 in Germania. Sono i grandi collezionisti privati, stimati fra 8.000 e 10.000, ad alimentare questo trend sviluppatosi fra il 2000 ed il 2010, destinato a crescere soprattutto nei paesi emergenti; i collezionisti hanno le risorse finanziarie per le acquisizioni di opere d’arte e sostenere i crescenti costi di gestione, e sono spinti dal desiderio di condividere la fruibilità di opere, in particolare di artisti contemporanei, acquisite presso le più influenti gallerie d’arte. I collezionisti europei continuano ad essere i più numerosi (38%, contro il 28% in Nord America e 18% in Asia), ma sono quelli americani a svettare per valore (44%), seguiti da Asia (28%) ed Europa (22%). Su 10 collezionisti, 3 vivono in Nord America e spendono 4 dollari ogni 10 dollari spesi in arte; i collezionisti asiatici sono la metà di quelli europei, ma spendono la stessa cifra in acquisti. L’economia guida l’arte, e presto i musei asiatici saranno in testa al gradimento di collezionisti e visitatori.

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