sabato 21 febbraio 2015

“To cancel or not to cancel, this is the question”







La domanda è banale:

Ammettiamo che quei cattivi, cattivissimi di BCE e UE accettino di cancellare (sì, cancellare) il 100% del debito greco; questa cancellazione cambierebbe volontà e capacità del governo greco di ridurre il deficit pubblico? La risposta è no. 
Questa cancellazione porterebbe ad un aumento della competitività dell'economia greca? La risposta è no. 
Questa cancellazione porterebbe ad una disciplina fiscale, ad esempio recuperando a tassazione in Grecia i soldi illecitamente esportati all'estero? La risposta è no.
Questa cancellazione porterebbe ad una riduzione della evasione fiscale e della corruzione greca? La risposta è no.
Questa cancellazione porterebbe ad una disciplina sul fronte degli sprechi dell'amministrazione pubblica greca? La riposta è no.  

Bene; a questo punto qualunque soluzione sarebbe una "cattiva soluzione".  
Mettiamoci il cuore in pace: in tutte le famiglie ci sono le pecore nere. Le pecore greche non sono diverse da quelle italiane, per dirla tutta e sino in fondo.  
Tutto sta, a questo punto, nel decidere chi farà il "buon pastore" e che cosa significa essere e fare il "buon pastore".

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