giovedì 29 ottobre 2015

Il pasticcio in salsa bail-in.




Entrerà in vigore il 1.1.2016 la normativa sui salvataggi bancari, c.d. “bail-in”; fra i punti ancora da chiarire (e se ne dovranno far carico, in tempi brevissimi, Consob e Banca d’Italia), è rilevante il futuro trattamento dei depositi bancari; la direttiva 2014/59/UE (BRRD) esclude dall’assoggettamento al “salvataggio” i depositi sotto i 100.000 euro protetti dai fondi di garanzia (come il Fondo nazionale di risoluzione italiano), i covered warrant, le disponibilità detenute dalle banche in forma fiduciaria (come i valori in cassette di sicurezza), i crediti previdenziali e tributari, i crediti da lavoro dei dipendenti bancari (retribuzione e trattamenti pensionistici, ad eccezione della componente variabile, o “bonus”); ABI ed authority mettono in discussione tale “gerarchia”, che dovrà essere chiarita nelle istruzioni operative da approvare con decreto legislativo (quindi, senza passaggio in Parlamento). Ad avviso di alcuni esperti, “”anche la liquidità depositata in banca dai fondi pensione complementare e preesistenti dovrebbe essere esclusa per via analogica dal bail-in. Se i crediti di lavoro e previdenziale sono tutelati, anche le somme versate su un fondo pensione è come se fossero disponibilità vincolate per i benefici pensionistici dei dipendenti””. 
Después, vamos a bailar, companeros!

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