domenica 25 ottobre 2015

Scelte poco europee.



Secondo la Commissione europea, “”alcune azioni prese a livello di politica fiscale non sono in linea con le raccomandazioni generali”” della UE, che chiede ai singoli paesi di spostare la pressione fiscale dal lavoro ai consumi ed alle proprietà immobiliari. Un commento che non è ancora un giudizio, cosa che potrà venire solo ad una successiva, formale verifica della Legge di Stabilità italiana; è un “mero avviso” al governo italiano che prevede la riduzione di tasse ed imposte sugli immobili per il 2016, con un aumento del deficit pubblico dall’1,8% al 2,2% del PIL (quindi, una manovra a debito), quando le regole europee avrebbero imposto una sua riduzione dello 0,5% di PIL.  


Nessun commento:

Posta un commento