mercoledì 25 marzo 2015

CDP; il bond “solo italiano”.



L’emissione del prestito obbligazionario (“bond”) di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) si è chiusa in 5 giorni con 67.811 richieste di sottoscrizione ed un ammontare complessivo di 3,9 miliardi. Solidità dell’emittente, rendimento dell’1.75% lordo per i primi 2 anni, trattamento fiscale di favore al 12,5% sugli interessi (come titoli di stato e buoni postali) invece del 26%, esonero da imposta di successione e donazione, capital gain al 12,5% per i soli investitori che siano residenti italiani. Questa ultima previsione ha fatto accendere la “luce rossa” della UE: si tratta di una previsione in contrasto con la libera circolazione di beni e servizi e capitali, una limitazione che può sussistere solo in fase di primo collocamento, ma una volta quotato il titolo potrà circolare all’interno della UE e la previsione inserita nel “prospetto CDP” non potrebbe allora trovare applicazione per gli investitori esteri; la Commissione UE potrebbe quindi eccepire la discriminazione fiscale nei confronti di investitori residenti nella UE. Analoga eccezione potrebbe essere sollevata sull’esonero da imposta di successione e donazione, che vale per i titoli garantiti dallo stato, garanzia assente per CDP. 
Più che un bond, un pasticcio in salsa italica.



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