domenica 22 marzo 2015

Gli scambisti.



 Il 18 marzo 2015 la Commissione UE ha presentato una proposta (che dovrà essere approvata da Consiglio e Parlamento) per la lotta contro frode ed evasione fiscale, che prevede uno scambio automatico di informazioni sugli accordi fiscali e tributari fra imprese e singoli governi degli stati europei, noti come “tax ruling”. Tali accordi sono stati utilizzati da imprese multinazionali (europee ed extra-europee) per ridurre la tassazione sui redditi provenienti da un altro paese, col risultato di ridurre il carico fiscale complessivo. La concorrenza fiscale è autorizzata nella UE a condizione che non si sostanzi in “aiuto di stato”; in questa ottica, la UE ha aperto indagini su Olanda, Irlanda, Lussemburgo. La Commissione ha scelto di puntare sulla “trasparenza”, ritenendo che misure più incisive potessero essere bocciate da alcuni membri, visto che sulla  materia fiscale è richiesta l’unanimità.  “”Tutti devono pagare la loro quota di imposte. Ciò vale per le multinazionali come per qualsiasi contribuente””, afferma la UE; “”vogliamo ricostruire il legame geografico tra la percezione del reddito e la tassazione del profitto””.

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