martedì 2 giugno 2015

Il costo della congestione del traffico.




La velocità media di percorrenza nei centri urbani italiani, secondo uno studio di Confcommercio, è attorno ai 15 km orari, più o meno la velocità di fine Settecento, quando calessi trainati da cavalli e buoi percorrevano, più odorosi e silenziosi e meno assordanti, le arterie cittadine; una velocità che scende a 8 km orari negli orari di punta. Il trasporto cittadino piange, e quello delle merci rallenta col rischio del ritardo nelle consegne quando la merce è deperibile. Lo scenario è fosco, poiché altri studi (Censis ed Aniasa) prevedono una ulteriore concentrazione urbana con aumento dei flussi turistici del 40% nei prossimi 15 anni, unito ad un aumento annuo del 30% del pendolarismo, largamente debitore all’utilizzo dell’autovettura privata per il 70% dei trasferimenti. Lo sforzo dei governanti, centrali e locali, dovrà concentrarsi sulla riduzione della congestione del traffico; ipotesi ottimistiche sulla riduzione del traffico (che nell’era moderna è sempre aumentato, mai diminuito) indicano che riducendo del 10% i tempi di percorrenza l’impatto positivo sul PIL sarebbe dello 0,7%; quello sullo stress assai maggiore.


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