mercoledì 17 giugno 2015

Il guardiano del faro.



Il Ministero della Difesa cerca di valorizzare i fari di avvistamento e segnalazione sparsi fra penisola ed isole, ormai automatizzati e quindi privi di personale dedicato; l’obiettivo non è dismettere, ma renderlo utile attraverso un diverso utilizzo, con concessioni a 50 anni, dietro pagamento di un canone annuale. Alberghi anche di lusso, bed&breakfast, abitazioni, il tutto con un indubbio “charme” per chi ama il genere. 11 fari saranno presto messi a gara e concessione, precedute da una consultazione su come “salvare i fari” rivolta a cittadini, associazioni, pubbliche amministrazioni, imprenditori. Il Demanio si attende un incasso annuo da concessioni fra 700.000 ed 800.000 euro annui da questi primi 11 fari; un poco di cassa farà bene ai conti pubblici, ed inoltre “servirà a salvare strutture a rischio crollo. In questo modo, invece, potranno servire al territorio attivando un turismo di qualità”. 
Fra il dire ed il fare, però, c’è di mezzo il mare.


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