martedì 5 gennaio 2016

Abbiamo bisogno di capri espiatori.



“” -- Questo non è l’organico definitivo. Se prima non avremo approfondito l’organizzazione, non posso indicare nessun numero preciso alle autorità. Dobbiamo avere quanto più personale è possibile. Le istituzioni ben concepite, solide, danno fiducia. Per questo mi interessa tanto un’organizzazione ben strutturata. Il nome dei singoli settori deve indicare istantaneamente cosa intendiamo con i concetti di tempo e orologio. Tutti devono capire subito che cosa facciamo qui. Quindi lei deve occuparsi fin da ora degli uomini che accetteranno gli incarichi che noi gli proporremo, seguendo le sue indicazioni.
-- Non sarebbe meglio cominciare a lavorare con un organico più ridotto?
-- Impossibile.
-- In caso di necessità il numero degli addetti potrà aumentare.
-- No. Lei mi sta suggerendo di prendere il largo con una nave che abbia solo il timone e il fumaiolo. No, la nave è un tutto. Le macchine, la stiva, il ponte, che altro posso dire, la cabina del pilota … Formano un tutto. Dal capitano ai ratti che corrono nella stiva! Trovi un equipaggio per la mia nave, dei passeggeri e dei ratti, mi ha capito? Organico ridotto significa non poter lavorare. Questo Istituto è una creatura vivente. Ventre, braccia, gambe … Tutto serve. Le dirò di più, dobbiamo trovare anche degli elementi inutili.
Presi il coraggio a due mani.
-- E perché? – chiesi.
-- Per poter licenziare, all’occorrenza. Anche lei certamente sa che ovunque nel mondo c’è molta diffidenza nei confronti delle istituzioni ufficiali e semiufficiali. Praticamente ogni giorno si sente parlare di tagli alle spese, si prendono decisioni in questo senso. Se ci trovassimo costretti a prendere provvedimenti simili cosa dovremmo fare? Licenziare elementi indispensabili? Sacrificare amici e parenti? No. Ho intenzione di assumere un paio di capri espiatori. Lei sa di cosa di tratta, vero? Gli antichi ebrei liberavano ogni anno nel deserto un capro sul quale trasferivano tutti i loro peccati. Anche noi in caso di necessità faremo lo stesso. Bisogna pensare a tutto. Due anni dopo la creazione del nostro Istituto salterà fuori la parola “sprechi”. Questo significa che per dimostrare la nostra buona volontà all’opinione pubblica avremo bisogno di un paio di persone da poter sacrificare senza troppi problemi. Perché altrimenti come faremmo? Dovremmo tirare a sorte tra noi? Sì, potremmo farlo ma … cerchiamo di essere previdenti fin da ora. Facciamo in modo che si siano le persone adatte. Del tipo a cui qualunque istituzione può rinunciare facilmente … senza rimorsi di coscienza.””

Tanpinar, L’Istituto per la regolazione degli orologi, pagg. 299-301, 1961, prima ed. italiana 2014

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