giovedì 28 gennaio 2016

Diritti aeroportuali.


“I passeggeri hanno dovuto pagare un costo di 5,4 miliardi di euro in diritti aeroportuali negli ultimi 10 anni” secondo uno studio (di Aviatum Economics, fatta sui 21 scali europei più trafficati, fra cui Fiumicino, unico scalo italiano) commissionato da 5 compagnie aeree europee (Ryanar, easyJet, Lufthansa, British Airways, Air France-Klm), che rappresentano la metà del mercato europeo, trasportando annualmente 460 milioni di passeggeri. Un aumento dell’80% in 10 anni, a fronte di una riduzione del 20% dei costo medio del biglietto. I rincari maggiori si sono verificati in Spagna (+255% in 10 anni), Italia (+141%), Gran Bretagna (+120%); gli scali più cari sono quelli britannici (44 euro per passeggero), svizzeri (38 euro), tedeschi (35 euro). I diritti aeroportuali sono inclusi nel prezzo del biglietto, che le compagnie poi trasferiscono agli scali, ripartendole fra scali di decollo ed atterraggio. 
La protesta delle compagnie è  stata rivolta a Bruxelles, anche se probabilmente è ancora in attesa dell’autorizzazione alla fase di atterraggio.

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