sabato 11 ottobre 2014

Italia: la fotografia del credito ad imprese, privati e famiglie.



Italia: la fotografia del credito ad imprese, privati e famiglie


Il Bollettino Statistico III 2014 di Banca d’Italia, edito il 10.10.2014, copre evoluzione e consistenza dei finanziamenti in essere in Italia,  consistenza dei depositi e degli investimenti degli italiani. Abbiamo estratto alcuni dati che ci sembrano utili per analizzare la situazione complessiva. I numeri sono tanti, e per un più approfondito esame rinviamo al documento: http://www.bancaditalia.it/statistiche/stat_mon_cred_fin/stat_int_risk/stabol/2014/III_2014/bolstat_03_14.pdf ; tutti i dati qui riportati sono estratti dal documento indicato, aggiornato al 30.6.2014.
Banca d’Italia ha censito: 678 banche, 39 società di leasing, 27 società di factoring, 32 società che erogano credito al consumo, 14 società finanziarie che svolgono attività diverse, 2 società di partecipazione, 1 società che emette carte di credito, 9 società di cartolarizzazione, 64 società che operano in cambi, 56 istituti di pagamento, 5 società di moneta elettronica.


Sintesi
La distribuzione territoriale degli sportelli bancari privilegia le regioni del Centro-Nord, in particolare Emilia Romagna e Lombardia, regione che presenta anche la più elevata concentrazione di finanziamenti per sportello e per residente (con un valore medio del prestito 4 volte quello di Sicilia e Calabria).
I finanziamenti alla Pubblica Amministrazione (P.A.) pesano per il 14,6% sul totale dei prestiti del settore bancario; le società nel settore dei servizi assorbono il 22% del prestiti, seguiti  dalle imprese industriali (13,7%) ed edili (8%); le famiglie (non produttrici) si vedono affidare il 27,5% dei finanziamenti. I finanziamenti complessivi del sistema bancario sono 1.911.766 milioni al 30.6.2014.
Le sofferenze bancarie sono ulteriormente cresciute, sino a rappresentare (nelle varie categorie sofferenze, incagli, ristrutturati, scaduti) il 15,9% del totale dei prestiti; di particolare evidenza ricordare come il 62% dei crediti in sofferenza sia nella classe di prestiti inferiore a 30.000 euro, e rappresentino il 3,8% del totale delle sofferenze, in valore; le posizioni a maggior rischio, in tutto 505, pesano per lo 0,04% del numero totale, ma rappresentano il 12,9% del valore dei crediti in sofferenza, con un valore medio di 41,4 milioni di euro. Meno dell’1% dei crediti in sofferenza pesa per il 45% del valore complessivo delle sofferenze bancarie. In termini generali, sono i grandi prenditori che presentano i rischi maggiori per le banche, in termini di potenziale “cancellazione e perdita” dei crediti bancari erogati. In Lombardia si è concentrato il 21,3% delle nuove sofferenze emerse nel II trim. 2014 (la Lombardia “pesa” per il 24,9% del totale dei finanziamenti del sistema bancario).
I tassi medi applicati presentano significative differenze sul territorio e per tipologia di attività; più penalizzati sono i prenditori del Meridione e delle Isole, e le famiglie produttrici (imprese familiari); i tassi applicati sono elevati se raffrontati al costo della raccolta bancaria; i tassi applicati sono più elevati al Sud (Calabria tasso medio 10,06%) che al Nord (Lombardia 5,50%); i tassi applicati sono più elevati per i piccoli affidamenti, generalmente concessi alle imprese di minori dimensioni (11,82% per  una impresa calabra con affidamento sino a 125.000 euro), rispetto alla grande impresa (2,57% per una impresa lombarda con affidamento superiore a 25 milioni di euro).  Struttura ed andamento dei tassi non sembrano rispecchiare la reale rischiosità (relativa) per classi di attivo bancario (rappresentando forse una forma di asimmetria informativa).  Nell’accesso e nei costi del credito bancario ci sono “più Italie”.
Leasing  e factoring rappresentato forme di finanziamento relativamente modeste sul totale del finanziamento alle attività produttive e di servizi; il leasing ha una consistenza pari ad 1/20 del finanziamento bancario, il factoring pari ad 1/50 del finanziamento bancario.
Il credito al consumo, diretto a famiglie e persone fisiche, rappresenta 104.815 milioni (1/18 dei finanziamenti totali); esso appare sovra-rappresentato in regioni a più bassa erogazione di credito bancario tradizionale.
L’analisi della ricchezza finanziaria dei residenti italiani mostra un quadro speculare rispetto all’analisi dei prestiti; la ricchezza è più elevata nelle regioni ricche (reddito pro-capite elevato, maggiore sviluppo industriale e dei servizi), con la Lombardia che rappresenta il 24,4% del totale, con una ricchezza per abitante che è 3 volte quello del cittadino siciliano, e superiore del 10% rispetto alla seconda regione (Piemonte), ed 1,5 volte la media nazionale.



Gli sportelli bancari sono 31.234, così ripartiti a livello nazionale e nelle principali regioni:


in %
abitanti
abitanti/sportello
sportelli
in %






ITALIA
100,0%
     59.685.227
                1.911
           31.234
100,0%
Piemonte
7,3%
       4.374.052
                1.728
             2.531
8,1%
Liguria
2,6%
       1.565.127
                1.739
                900
2,9%
Lombardia
16,4%
       9.794.525
                1.610
             6.085
19,5%
Veneto
8,2%
       4.881.756
                1.464
             3.335
10,7%
Em.Romagna
7,3%
       4.377.487
                1.343
             3.259
10,4%
Lazio
9,3%
       5.557.276
                2.121
             2.620
8,4%
Campania
9,7%
       5.769.750
                3.801
             1.518
4,9%
Puglia
6,8%
       4.050.803
                3.071
             1.319
4,2%
Sicilia
8,4%
       4.999.932
                3.047
             1.641
5,3%

La Lombardia, principali regione industriale e con Milano centro dei servizi, con il 16,4% degli abitanti, ha il 19,5% degli sportelli bancari, con un rapporto di 1.610 abitanti per ogni sportello, inferiore sia all’Emilia Romagna (1.343 ab./sportello) che al Veneto (1.464 ab./sportello); Campania (3.801 ab./sportello), Puglia (3.71 ab./sportello) e Sicilia (3.047 ab./sportello) hanno il peggior rapporto.
I finanziamenti lordi (al lordo di sofferenze, incagli, ristrutturazioni) erogati a residenti italiani sono 1.836.437 milioni di euro; è interessante notare l’ammontare medio di prestiti, erogato per sportello:


finanziamenti lordi


prestiti per sportello

milioni euro

sportelli
milioni euro
ITALIA
                     1.836.437
100,0%
      31.234
                        58,8
Piemonte
                        114.671
6,2%
        2.531
                        45,3
Liguria
                          36.236
2,0%
          900
                        40,3
Lombardia
                        457.296
24,9%
        6.085
                        75,2
Veneto
                        163.338
8,9%
        3.335
                        49,0
Em.Romagna
                        160.948
8,8%
        3.259
                        49,4
Lazio
                        376.069
20,5%
        2.620
                      143,5
Campania
                          74.874
4,1%
        1.518
                        49,3
Puglia
                          54.866
3,0%
        1.319
                        41,6
Sicilia
                          65.091
3,5%
        1.641
                        39,7


Il dato del Lazio è “inficiato” dalla significativa presenza della P.A. centrale; depurando i dati dei prestiti alla P.A. stessa in tutto il territorio nazionale, i risultati diventano:


prestiti escl. P.A.
prestiti escl. P.A./sportello

milioni euro
milioni euro
ITALIA
             1.568.537
                                  50,2
Piemonte
                103.614
                                  40,9
Liguria
                  34.342
                                  38,2
Lombardia
                448.050
                                  73,6
Veneto
                159.424
                                  47,8
Em.Romagna
                157.061
                                  48,2
Lazio
                172.881
                                  66,0
Campania
                  67.584
                                  44,5
Puglia
                  51.742
                                  39,2
Sicilia
                  58.243
                                  35,5

La Lombardia ha la prima posizione per prestiti/sportello (73,6 milioni), contro una media di 50,2 milioni di prestiti/sportello ai settori diversi dalla P.A.; Sicilia (35,5 milioni) e Puglia (39,2 milioni) restano le regioni con il peggior indice prestiti/sportello.
Facendo riferimento al totale dei prestiti esclusa la P.A., è interessante rilevare il diverso ammontare medio dei prestiti/abitante:

abitanti
prestiti/ab.


in euro
ITALIA
     59.685.227
          26.280
Piemonte
       4.374.052
          23.688
Liguria
       1.565.127
          21.942
Lombardia
       9.794.525
          45.745
Veneto
       4.881.756
          32.657
Em.Romagna
       4.377.487
          35.879
Lazio
       5.557.276
          31.109
Campania
       5.769.750
          11.714
Puglia
       4.050.803
          12.773
Sicilia
       4.999.932
          11.649

In Lombardia, il prestito medio è 4 volte quello di Sicilia e Campania, il doppio che in Liguria, il 74% superiore alla media nazionale, il 27% superiore a quello dell’Emilia Romagna.


Il 14,6% dei finanziamenti a residenti è verso la P.A. che assorbe 267.900 milioni, per il 75,8% erogato in Lazio (dove ha sede il governo nazionale):

milioni euro
in %
ITALIA
             267.900
100,0%
Piemonte
               11.057
4,1%
Liguria
                 1.894
0,7%
Lombardia
                 9.246
3,5%
Veneto
                 3.914
1,5%
Em.Romagna
                 3.887
1,5%
Lazio
             203.188
75,8%
Campania
                 7.290
2,7%
Puglia
                 3.124
1,2%
Sicilia
                 6.848
2,6%

Al 30.6.2014 i finanziamenti a residenti, per tipologia di debitore, e pari a 1.836.437 milioni, erano così ripartiti:


milioni euro
in %
ITALIA
                          1.836.437
100,0%
P.A.
                            267.900
14,6%
Soc. finanz.
                            147.830
8,0%
Soc. non fin.
                            822.285
44,8%
Industriali
                            251.877
13,7%
Edili
                            147.814
8,0%
Servizi
                            404.391
22,0%
Fam. Produtt.
                              93.792
5,1%
Fam. Non Pr.
                            504.641
27,5%

Il settore “famiglie non produttrici” è il maggiore prenditore in assoluto, con il 27,5% del totale dei prestiti erogati, seguito dalle imprese di servizi (22,0%), dalla P.A. (appena citata) e dalle imprese industriali (13,7%). L’edilizia assorbe un modesto 8% ed il settore delle “famiglie produttrici” il 5,1% (imprese a conduzione familiare).



Nel II trim. 2014 le sofferenze del settore bancario sono  aumentate di 91.415 unità, per 4.615 milioni:


nuove sofferenze II trim. 2014


numero
milioni euro
in %


ITALIA
                              91.415
                    4.645
100,0%


P.A.
                                    12
                          9
0,2%


Soc. finanz.
                                    94
                        23
0,5%


Soc. non fin.
                              10.311
                    3.018
65,0%


Industriali
                                1.686
                      473
10,2%


Edili
                                2.266
                      999
21,5%


Servizi
                                6.188
                    1.503
32,4%


Fam. Produtt.
                              10.183
                      402
8,7%


Fam. Non Pr.
                              70.250
                    1.153
24,8%


Finanz. Totali

             1.911.766



in % Tot.

0,2%






L’evoluzione delle sofferenze nei 3 trimestri recenti è stata:

evoluzione finanziamenti deteriorati; da IV trim. 2014 a II trim. 2014


II trim. 2014
in %
I trim. 2014
IV trim. 2013

milioni euro

milioni euro
milioni euro
Sofferenze
                            169.823
8,9%
        164.298
        155.357
Incagliati
                            102.685
5,4%
        101.434
          94.213
Ristrutturati
                              15.736
0,8%
          15.728
          14.571
Scaduti/Sconf.
                              16.092
0,8%
          16.087
          18.402
Tot. Deterior.
                            304.336
15,9%
        297.547
        282.543
delta
                              21.793
1,1%
            6.789
          15.004





Finanz. Totali
                          1.911.766
100,0%
     1.932.118
     1.691.541
delta
                            220.225
11,5%
-         20.352
        240.577

Dal 1.10.2013 al 30.6.2014 le sofferenze totali sono cresciute di 21.693 milioni, e rappresentato il 15,9% dei finanziamenti bancari (nel frattempo cresciuti di 220.225 milioni, nel periodo 1.10.2013-30.6.2014).


In termini di distribuzione geografica, i prestiti deteriorati evidenziano una crescita in numero di 91.415 posizioni, pari a 4.645 milioni:


II trim. 2014




numero
in %
milioni euro

ITALIA
          91.415
100,0%
          4.645
100,0%
Piemonte
            6.285
6,9%
             301
6,5%
Liguria

0,0%

0,0%
Lombardia
          12.666
13,9%
             991
21,3%
Veneto
            5.432
5,9%
             443
9,5%
Em.Romagna
            5.907
6,5%
             456
9,8%
Lazio
          13.829
15,1%
             416
9,0%
Campania
          10.555
11,5%
             369
7,9%
Puglia
            5.308
5,8%
             172
3,7%
Sicilia
          10.318
11,3%
             259
5,6%

In Lombardia si è concentrato il 21,3% delle nuove sofferenze (la Lombardia “pesa” per il 24,9% del totale dei finanziamenti del sistema bancario).
Per classi dimensionali, le sofferenze presentano questa situazione attuale:

classi
numero
in %
milioni
in %
valore medio
da 250 a 30.000 euro
      752.635
62,0%
6122
3,8%
           8.134
30.000 - 75.000
      162.535
13,4%
7214
4,4%
         44.384
75.000 - 125.000
        90.375
7,4%
8075
5,0%
         89.350
125.000 - 250.000
      112.526
9,3%
17495
10,8%
        155.475
250.000 - 500.000
        44.802
3,7%
13362
8,2%
        298.246
500.000 - 1.000.000
        23.258
1,9%
13705
8,4%
        589.260
1.000.000 - 2.500.000
        16.760
1,4%
21721
13,4%
     1.296.002
2.500.000 - 5.000.000
         6.248
0,5%
17991
11,1%
     2.879.481
5.000.000 - 25.000.000
         4.553
0,4%
35651
22,0%
     7.830.222
oltre 25.000.000 euro
            505
0,04%
20902
12,9%
   41.390.099
totale
   1.214.197
100,0%
       162.238
100,0%
        133.618

Il 62% dei crediti in sofferenza è nella classe inferiore a 30.000 euro, con un valore medio di 8.134 euro; le posizioni a maggior rischio, in tutto 505, pesano per lo 0,04% del numero totale, ma rappresentano il 12,9% del valore dei crediti in sofferenza, con un valore medio di 41,4 milioni di euro. Meno dell’1% dei crediti in sofferenza pesa per il 45% del valore complessivo delle sofferenze bancarie. In termini generali, sono i grandi prenditori che presentano i rischi maggiori per le banche, in termini di potenziale “cancellazione e perdita” dei crediti bancari erogati.


I tassi medi applicati presentano significative differenze sul territorio e per tipologia di attività; più penalizzati sono i prenditori del Meridione e delle Isole, e le famiglie produttrici (imprese familiari):



società non finanziarie

famiglie
famiglie
tasso medio
totale
totale
industria
edilizia
servizi
produttrici
non prod.
ITALIA







fino ad 1 anno
3,44
4,13
4,11
4,53
4,00
4,40
2,90
da 1 a 5 anni
3,09
3,40
3,39
3,17
3,49
5,33
4,48
oltre 5 anni
3,92
4,46
4,60
4,36
4,38
5,42
4,76
NORD-OVEST







fino ad 1 anno
2,94
3,99
3,96
4,30
3,89
4,28
2,88
da 1 a 5 anni
2,67
3,17
3,52
2,72
3,30
5,26
4,16
oltre 5 anni
4,36
4,19
4,26
4,15
4,14
5,27
4,47
NORD-EST







fino ad 1 anno
3,73
4,07
4,00
4,56
3,95
4,05
2,82
da 1 a 5 anni
3,10
3,53
3,43
3,53
3,56
4,30
5,00
oltre 5 anni
2,83
3,97
3,81
3,62
4,14
5,09
4,71
CENTRO







fino ad 1 anno
3,71
4,01
4,20
4,51
3,74
4,44
2,89
da 1 a 5 anni
3,58
3,32
2,44
4,30
3,33
5,75
4,52
oltre 5 anni
4,55
4,65
5,14
4,56
4,36
5,49
4,87
MERIDIONE







fino ad 1 anno
4,62
5,03
4,99
5,19
5,00
5,34
3,13
da 1 a 5 anni
5,26
5,26
5,19
4,55
5,63
5,97
4,73
oltre 5 anni
5,07
5,31
5,61
5,06
5,24
5,64
4,93
ISOLE







fino ad 1 anno
4,05
4,60
4,28
4,96
4,63
5,15
2,98
da 1 a 5 anni
5,04
5,02
5,10
3,75
5,29
6,32
4,25
oltre 5 anni
4,97
5,05
5,24
5,12
4,90
5,65
5,17



 L’analisi dei tassi medi applicati per area geografica e dimensione del fido accordato evidenzia e conferma alcune situazioni: i tassi applicati sono elevati se raffrontati al costo della raccolta bancaria; i tassi applicati sono più elevati al Sud (Calabria tasso medio 10,06%) che al Nord (Lombardia 5,50%); i tassi applicati sono più elevati per i piccoli affidamenti, generalmente concessi alle imprese di minori dimensioni (11,82% per  una impresa calabra con affidamento sino a 125.000 euro), rispetto alla grande impresa (2,57% per una impresa lombarda con affidamento superiore a 25 milioni di euro). Più Italia, a costi diversi.



fino a
da 125.000
da 250.000
da 1 mio
da 5 mio
oltre
tasso medio
totale
125.000
a 250.000
a 1 mio
a 5 mio
a 25 mio
25 mio
ITALIA
       6,76
        10,46
        10,20
          9,25
          8,08
          6,89
          3,44
NORD-OVEST
       5,81
        10,49
          9,96
          8,96
          7,59
          6,58
          2,79
Piemonte
       6,73
        10,07
          9,60
          8,68
          7,58
          6,79
          4,03
Valle d'Aosta
       7,88
          9,56
          9,98
          9,21
          7,96
          8,55
          4,92
Liguria
       6,96
        11,83
        10,87
          9,52
          8,74
          6,31
          2,81
Lombardia
       5,50
        10,47
          9,98
          9,00
          7,50
          6,54
          2,57
NORD-EST
       6,77
          9,52
          9,17
          8,28
          7,36
          6,27
          4,32
Trentino Alto Adige
       5,52
          7,76
          7,21
          6,62
          5,74
          4,67
          4,25
Veneto
       7,01
          9,85
          9,90
          8,86
          7,77
          6,53
          4,25
Friuli Venezia Giulia
       7,17
          9,86
          9,59
          8,32
          7,54
          6,26
          4,37
Emilia Romagna
       6,99
          9,69
          9,15
          8,45
          7,71
          6,87
          4,39
CENTRO
       7,36
        10,71
        10,54
          9,69
          8,77
          7,59
          4,17
Marche
       8,62
          9,81
        10,12
          9,78
          9,09
          8,51
          5,61
Toscana
       8,29
        11,50
        10,97
        10,03
          9,33
          7,79
          4,11
Umbria
       9,78
        10,60
        11,10
        10,40
          9,68
          9,69
          8,08
Lazio
       6,49
        10,42
        10,27
          9,31
          8,24
          7,01
          3,98
MERIDIONE
       8,82
        11,06
        11,47
        10,52
          9,62
          8,44
          4,44
Abruzzo
       8,97
        10,21
        10,59
          9,78
          9,41
          8,11
          6,75
Molise
       8,81
        10,78
        10,36
          9,74
          8,43
          9,56
          3,44
Campania
       8,24
        11,68
        11,61
        10,61
        10,04
          8,78
          3,83
Puglia
       9,15
        10,43
        11,61
        10,61
          9,36
          8,07
          4,99
Basilicata
       9,38
        10,49
        11,06
        10,83
          9,22
          8,61
          7,48
Calabria
      10,06
        11,82
        12,03
        11,00
          9,86
          9,12
          5,83
ISOLE
       7,65
        10,87
        10,90
        10,32
          9,36
          7,56
          3,08
Sicilia
       8,88
        10,73
        10,77
        10,33
          9,35
          7,62
          5,38
Sardegna
       5,79
        11,33
        11,25
        10,28
          9,39
          7,43
          2,25

 

Leasing  e factoring rappresentato forme di finanziamento relativamente modeste sul totale del finanziamento alle attività produttive e di servizi; il leasing ha una consistenza pari ad 1/20 del finanziamento bancario, il factoring pari ad 1/50 del finanziamento bancario:


leasing

factoring
pro-solvendo
pro-soluto


milioni
in %
milioni euro
milioni euro
milioni euro
in %
ITALIA
          93.901

          36.869
          19.497
          17.372
100,0%
Piemonte
            6.644
7,1%
            2.899
            1.991
              908
7,9%
Liguria
            1.503
1,6%
              618
              428
              190
1,7%
Lombardia
          28.210
30,0%
          12.097
            5.029
            7.068
32,8%
Veneto
          11.362
12,1%
            1.868
            1.306
              562
5,1%
Em.Romagna
            9.142
9,7%
            2.439
            1.448
              991
6,6%
Lazio
            9.774
10,4%
            9.522
            4.200
            5.322
25,8%
Campania
            3.459
3,7%
            1.735
            1.404
              331
4,7%
Puglia
            1.974
2,1%
              385
              338
                47
1,0%
Sicilia
            2.029
2,2%
              714
              647
                67
1,9%


Il credito al consumo, diretto a famiglie e persone fisiche, rappresenta 104.815 milioni, così distribuiti sul territorio:


banche
finanziarie


milioni euro
milioni euro
milioni euro
in %
ITALIA
        104.815
          53.397
          51.418
100,0%
Piemonte
            7.773
            4.121
            3.652
7,4%
Liguria
            2.608
            1.206
            1.402
2,5%
Lombardia
          16.298
            8.401
            7.897
15,5%
Veneto
            6.972
            3.206
            3.766
6,7%
Em.Romagna
            6.771
            3.648
            3.123
6,5%
Lazio
          12.006
            6.542
            5.464
11,5%
Campania
            9.891
            5.154
            4.737
9,4%
Puglia
            6.863
            3.326
            3.537
6,5%
Sicilia
          10.647
            5.199
            5.448
10,2%

In prima lettura, il credito al consumo appare sovra rappresentato in regioni a più bassa erogazione di credito bancario tradizionale.
Altrettanto interessante leggere i dati sui depositi bancari e postali (raccolta diretta) e degli investimenti in titoli ed azioni, depositati presso il sistema bancario (raccolta indiretta):



soc. non finanziarie
famiglie produttrici
famiglie non produttr.

milioni euro
milioni euro
milioni euro
milioni euro
ITALIA
                1.317.150
                   211.293
                    45.703
                   921.908
Piemonte
                   105.558
                    15.977
                      3.727
                    73.452
Liguria
  



Lombardia
                   285.000
                    58.418
                      8.307
                   179.748
Veneto
                   125.477
                    20.276
                      4.828
                    77.561
Em.Romagna
                   111.794
                    23.299
                      5.006
                    76.692
Lazio
                   175.478
                    30.544
                      3.619
                   104.584
Campania
                    87.147
                      9.451
                      3.071
                    73.157
Puglia
                    56.013
                      5.223
                      2.443
                    47.195
Sicilia
                    58.576
                      5.019
                      2.210
                    49.540


La raccolta indiretta totale, per tipologia di strumenti è così ripartita:






raccolta indiretta
totale

di cui, famiglie

famiglie

milioni euro
in %
milioni euro
in %
in %
Totale
                1.951.451
100,0%
                   748.480
100,0%
38,4%
Titoli di Stato
                   743.533
38,1%
                   214.764
28,7%
28,9%
BOT
                    39.276
2,0%
                    10.833
1,4%
27,6%
CCT
                    49.340
2,5%
                    15.399
2,1%
31,2%
BTP
                   616.934
31,6%
                   183.206
24,5%
29,7%
altri titoli
                   486.054
24,9%
                   182.678
24,4%
37,6%
Azioni e capit.
                   257.888
13,2%
                    75.007
10,0%
29,1%
OICR
                   448.285
23,0%
                   273.465
36,5%
61,0%
altri valori
                      3.587
0,2%
                         660
0,1%
18,4%

E per distribuzione geografica:


totale
famiglie

milioni euro
milioni euro
ITALIA
     1.951.451
        748.480
Piemonte
        207.864
          93.067
Liguria

                -  
Lombardia
        683.777
        230.022
Veneto
        105.680
          61.744
Em.Romagna
        169.340
          87.940
Lazio
        391.933
          59.342
Campania
          33.917
          29.375
Puglia
          21.710
          19.523
Sicilia
          21.369
          18.027

Osservando la ricchezza complessiva delle famiglie (produttrici e non produttrici), composta da raccolta diretta (depositi bancari e postali) e raccolta indiretta (titoli ed azioni, in conti di deposito), la composizione risulta:


famiglie produttrici e non produttrici


milioni euro
per abitante
in %
ITALIA
                       1.716.091
          28.752

Piemonte
                          170.246
          38.922
9,9%
Liguria
                                  -  
                -  

Lombardia
                          418.077
          42.685
24,4%
Veneto
                          144.133
          29.525
8,4%
Em.Romagna
                          169.638
          38.752
9,9%
Lazio
                          167.545
          30.149
9,8%
Campania
                          105.603
          18.303
6,2%
Puglia
                            69.161
          17.073
4,0%
Sicilia
                            69.777
          13.956
4,1%












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