lunedì 17 novembre 2014

Break-up fee, la parola magica.



Halliburton Co., gruppo USA specializzato nella perforazione del petrolio, ha annunciato l’acquisto della concorrente Baker Hughes per 24,6 miliardi di USD; nell’accordo è previsto che in caso l’Antitrust USA bloccasse l’operazione, Halliburton pagherà una c.d. “break-up fee” di 3,5 miliardi, pari al 10% del valore della transazione, una percentuale molto superiore al 4% che è stato pagato nel 2014 negli USA in casi simili. Ci sono 2 chiavi diverse di lettura: considerare la break-up come un “termometro” del rischio regolamentare: febbre alta; oppure, leggervi la confidenza con cui Halliburton crede di potersi vedere approvata la transazione. Il pagamento di una break-up fee, inusuale in Italia, è un modo per rassicurare la “preda” che il “cacciatore” ha intenzioni serie e che farà di tutto per avere via libera dall’Antitrust: c.d. “come hell or highwater provision”, una dichiarazione fatta all’Antitrust di essere pronti a fare quanto richiesto, inclusa la dismissione di attività per compiacere il regolatore.


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