sabato 1 novembre 2014

Le municipalizzate, eterne ex-.



Nella proposta di Legge di Stabilità è prevista, a far tempo dal 1.1.2015, la razionalizzazione delle società partecipate dagli enti locali; la norma prevede incentivi nel caso di operazioni societarie: la possibilità di allungare la durata delle concessioni per le attività di raccolta rifiuti e gestione acqua per il gestore succeduto al concessionario originale; le successive spese in conto capitale, utilizzando i proventi della dismissione delle municipalizzate, saranno escluse dal vincolo del Patto di Stabilità. 
L’obiettivo è ridurre il numero delle partecipate da 8.000 a 1.000, il relativo costo per la collettività, il raggiungimento di un più adeguato assetto economico con economie di scala ottenute dall’accorpamento con altri operatori. 
Stime di analisti indicano in 60 i gruppi non quotati con EBITDA/MOL potenziale complessivo sino a 1,9 miliardi candidati al processo di aggregazione; alcune società quotate (A2A, Hera, Iren, Acea) potrebbero essere il soggetto aggregante per operazioni fatte nelle regioni di attuale presidio. 
I comuni potrebbero cambiare atteggiamento, orientandosi alla massimizzazione del valore delle società partecipate, gestite con una più stringente attenzione ai costi (con ricadute positive sul costo delle utenze per i cittadini). 
Entro marzo 2015 (salvo proroghe “inderogabili ed urgenti”) gli enti locali dovranno fare “outing” presentando un piano operativo per le società da loro possedute.

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