sabato 4 aprile 2015

Il primo atto di governo dell'ultimo sole di Versailles: l'abolizione dell'iniqua tassa.



“”Per un’antica consuetudine, all’insediamento sul trono di un monarca si rinnovavano i privilegi di cui alcuni enti pubblici e privati beneficiavano dietro il versamento di una lauta imposta, chiamata droit de joyeux avènement. Luigi XVI aboliva l’iniqua tassa con la proclamazione del suo primo édit: “Salito al trono su cui Dio ha voluto assiderci, Noi speriamo che la Sua bontà vorrà sostenere la Nostra giovane età e guidarci al fine di rendere il popolo più felice. Questo è il Nostro primo desiderio: sapendo che il benessere generale dipende principalmente da una saggia amministrazione delle Finanze e che proprio questa determina il più importante dei rapporti fra chi regna e chi è governato, è verso le imposte che Noi indirizziamo i Nostri primi studi”. E concludeva: “Vogliamo che il presente Editto, il primo emanato sotto la Nostra autorità, rechi l’impronta delle Nostre disposizioni e sia antesignano delle future azioni di governo. Pertanto Noi ci proponiamo di dispensare dal pagamento del tributo coloro che vi sono obbligati a causa della Nostra salita al trono; sia per essi sufficiente il rimpianto di un re (Luigi XV) pieno di bontà, glorioso per il lungo regno, rispettato in tutta l’Europa per la sua moderazione, il suo amore per la pace e la lealtà ai trattati”.””

Antonio Spinosa, “Luigi XVI. L’ultimo sole di Versailles”, pg. 49.

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