domenica 5 aprile 2015

Il rimpianto ex-ministro Necker.



“” (…) i francesi continuavano a sperare in un ritorno di Necker. Nobili e borghesi si recavano in processione a rendergli visita a Saint-Ouen, come testimonia Madame de Stael (sua figlia, ndr): “Tutta la Francia si recava da mio padre: i grandi signori, il clero, i magistrati, i negozianti, i letterati. Egli ricevette più di cinquecento lettere da amministrazioni e corporazioni di provincia che esprimevano rispetto e devozione come per nessun altro uomo politico. Giuseppe II (imperatore d’Austria, ndr), Caterina II (di Russia, ndr) e persino Maria Carolina di Napoli scrissero a papà per offrirgli la direzione delle loro finanze, ma egli aveva un cuore troppo francese per accogliere i loro inviti (…) Turgot, e ora mio padre, sono stati rovesciati per l’influenza dei Parlamenti che non vogliono né la soppressione dei privilegi in materia di imposte né la creazione di assemblee provinciali. Il re Luigi ha creduto bene di scegliere il suo nuovo ministro delle Finanze nel corpo del Parlamento per non aver nulla più da temere da quell’istituzione.”.””



Antonio Spinosa, “Luigi XVI. L’ultimo sole di Versailles”, pg. 100-101.

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