giovedì 27 agosto 2015

La legge che regola la eredità.


Da sempre, la legge che regola le eredità, paese per paese, è soggetta a vincoli e norme diverse, avendo però come elemento centrale la “nazionalità” del defunto (de cuius, in termini giuridici): per un italiano vale la legge italiana, per un inglese quella inglese. Con una serie di complicazioni per le c.d. successioni internazionali, quando un cittadino ha proprietà sparse in paesi diversi, la sede dei propri interessi in un paese diverso da quello della propria nazionalità, eredi che vivono e/o sono cittadini di paesi stranieri. Tutto cambierà dal 17 agosto 2015 per chi vive e lavora nella UE, con l’adozione della “residenza abituale” (prevista dal Regolamento 650/2012): i paesi UE (con l’eccezione di Inghilterra, Irlanda e Danimarca che continueranno ad adottare la loro legge nazionale) riconosceranno l’applicazione della legge in materia di successioni del luogo dove il cittadino defunto (de cuius) aveva il centro dei propri interessi, la sede principale dei propri affari ed affetti; nasce l’era della “legge materiale” in luogo di quella della nazionalità del defunto.

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