giovedì 13 agosto 2015

My name is bond: are you sure?



Nel giorno in cui FinArvedi, la holding del gruppo siderurgico, ritira dal mercato la prevista emissione di un bond, rating B1 con outlook stabile, cedola prevista all’8%, Alitalia Sai (nata per accogliere la compagnia ex- di bandiera sotto le ali di Etihad) riesce a far sottoscrivere dal mercato un bond (offerto come private placement) di 375 milioni, cedola al 5,25%, durata 5 anni, largamente sottoscritto da Generali: “il rendimento è interessante e ci siamo comportati dal investitori istituzionali” come avranno fatto altre compagnie, investitori di lungo termine alla ricerca di rendimenti elevati per garantire un rendimento adeguato sui portafogli fatti di polizze pluriennali. A guardare i risultati economici di Alitalia Sai, si scopre che l’aviolinea nel primo trimestre 2015 ha un EBITDA negativo di 168,7 milioni, con un risultato di periodo negativo per 100,1 milioni, ottenuto grazie ad una maxi-plusvalenza realizzata con la vendita del programma Mille Miglia ad Etihad. 
Una riedizione dello strabismo di Venere?


Nessun commento:

Posta un commento