Nella relazione annuale, l’IVASS segnala che le
compagnie assicurative italiane sono tornate a fare utili, con un ROE
complessivo salito al 9,3% nel 2014 (8,2% nel 2013); la raccolta premi è
aumentata del 20% nel 2014, con una crescita dei premi di 150 miliardi, quasi
interamente nel ramo vita. La capitalizzazione del sistema assicurativo è
adeguato, pari al doppio del requisito patrimoniale richiesto da Solvency II.
Sul lato degli attivi di bilancio, nel ramo vita i titoli di stato sono il
74,8% del totale dei titoli di debito detenuti: per questo tipo di
investimento, l’IVASS ritiene di non aderire alla opinione dell’ EIOPA (il
regolatore europeo) che vorrebbe una ponderazione del patrimonio di vigilanza
per il “rischio sovrano”. L’IVASS ha inoltre ricordato e segnalato
“l’opportunità finora non colta” dalle compagnie di partecipare al
finanziamento delle imprese attraverso i minibond e le cartolarizzazioni, che
avrebbero una “potenza di fuoco” di almeno 60 miliardi, da parte delle
assicurazioni.
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