CONSOB ha avviato una verifica sugli investimenti in immobili
e fondi immobiliari da parte dei fondi pensione, che secondo l’organo di
vigilanza “investono in modo massiccio le loro risorse nei fondi immobiliari
rappresentando circa un quarto del totale di patrimonio gestito dai fondi
immobiliari”; sono stati rilevati casi di inadeguata gestione con pregiudizi
economici per il patrimonio. Il DL 98/2011 (in applicazione dal 1.7.2015)
prescrive che i fondi previdenziali non investano oltre il 20% del loro
patrimonio in immobili e diritti reali immobiliari, ed oltre il 30% in fondi
immobiliari; ove oggi tali percentuali fossero maggiori, gli enti dovranno
ridurle per rientrare nei limiti (entro 5 anni per i beni immobili, entro 18
mesi per i fondi). Una stima indica in 6.500 – 7.000 milioni la quota investita
in fondi, eccedente la previsione di legge: ci sarà quindi una massa importante
di investimenti – stimata in almeno 800 milioni -- sul piede di partenza, che
si aggiunge ai 5.800 milioni di investimenti in fondi immobiliari che
giungeranno a scadenza, e quindi liquidabili, entro il 2021. Una situazione in
cui gli enti potrebbero trovarsi a dismettere a sconto una parte consistente
dei loro investimenti.
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