La ricchezza stimata dei paperoni è di 164.000 miliardi US$, in
crescita del 12% sul 2013; crescita dovuta per il 73% ai risultati conseguiti
sulle attività esistenti e per il 27% a nuovi afflussi di ricchezza. Il Nord
America continua ad essere l’area con la maggior concentrazione e dimensioni di
patrimoni finanziari con 51.000 miliardi US$; per la prima volta l’area
Asia-Pacifico (escluso Giappone) con 47.300 miliardi US$ supera l’Europa
(42.500 miliardi US$) come seconda area di concentrazione della ricchezza
mondiale. Il futuro sembra arridere ai ricchi asiatici, sulla spinta della
forza delle economie locali. Ed a crescere sono soprattutto i super-ricchi,
quelli con oltre 100 milioni US$ di patrimonio, nelle cui mani si concentra, ed
ancor più si concentrerà secondo gli analisti, la ricchezza; i paperoni sono
oltre 17 milioni, di cui 7 milioni negli USA, e poi Cina (4 milioni), Giappone
(1,2 milioni), UK (731.000); i paperoni italiani sono 300.000 e detengono 4.6
miliardi US$, piazzandosi al nono posto: per BSG, “allargando l’orizzonte e
guardando in prospettiva fino al 2019 possiamo dire che, avendo basato la
nostra stima futura sulle capacità di generare nuova ricchezza, nonostante i
segnali incoraggianti non vi è ancora certezza per il nostro paese di una
ripresa sostenibile”.
Nessun commento:
Posta un commento