Il Ministero della Difesa cerca di valorizzare i fari di
avvistamento e segnalazione sparsi fra penisola ed isole, ormai automatizzati e
quindi privi di personale dedicato; l’obiettivo non è dismettere, ma renderlo
utile attraverso un diverso utilizzo, con concessioni a 50 anni, dietro
pagamento di un canone annuale. Alberghi anche di lusso, bed&breakfast,
abitazioni, il tutto con un indubbio “charme” per chi ama il genere. 11 fari
saranno presto messi a gara e concessione, precedute da una consultazione su
come “salvare i fari” rivolta a cittadini, associazioni, pubbliche
amministrazioni, imprenditori. Il Demanio si attende un incasso annuo da
concessioni fra 700.000 ed 800.000 euro annui da questi primi 11 fari; un poco
di cassa farà bene ai conti pubblici, ed inoltre “servirà a salvare strutture a
rischio crollo. In questo modo, invece, potranno servire al territorio
attivando un turismo di qualità”.
Fra il dire ed il fare, però, c’è di mezzo il
mare.
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