“” Le popolazioni del Terzo Mondo aspirano ad una vita
migliore. Guardano la televisione, piena di pubblicità di beni di consumo
occidentali, osservano lo stile di vita dei turisti. Grazie alla
globalizzazione dell’informazione, persino nei villaggi più remoti e nei campi
profughi tutti sono al corrente di ciò che accade nel resto del mondo. I paesi
del Terzo Mondo sono incoraggiati dalle organizzazioni internazionali a
perseguire l’obiettivo di una vita “all’occidentale”, e si vedono sbandierata davanti
la possibilità di realizzare il loro sogno a condizione che adottino la linea
di condotta politica corretta, pareggiando il bilancio nazionale, investendo
nell’educazione e nelle infrastrutture e così via.
Nessuno, però, vuole dire esplicitamente che quel sogno è
irrealizzabile: un mondo in cui l’enorme popolazione del Terzo Mondo
raggiungesse e mantenesse gli standard di vita tipici del Primo sarebbe insostenibile.
Le cose stanno cambiando rapidamente: la Corea del Sud, la Malesia, Singapore,
Hong Kong, Taiwan e le Mauritius hanno già raggiunto quel traguardo o vi sono
vicine; la Cina e l’India stanno compiendo grossi sforzi e avanzano
rapidamente; i 25 paesi ricchi dell’Europa occidentale hanno (...) accettato l’entrata
nell’Unione di 10 paesi meno ricchi dell’Europa orientale, proponendosi, in
questo modo, di aiutarli nello sviluppo. Oggi non è politicamente realistico
che i leader dei paesi del Primo Mondo propongano ai cittadini di abbassare i
loro standard di vita, limitandosi nel consumo di risorse e di rifiuti
prodotti. Ma cosa accadrà quando le popolazioni del Terzo Mondo capiranno che
gli standard di vita occidentali sono per loro irraggiungibili e che i paesi
sviluppati si rifiutano, da parte loro, di abbandonare quello stile di vita
insostenibile? La vita è piena di scelte difficili, ma questa sarà la più dura:
come incoraggiare e aiutare tutti i popoli a raggiungere standard di vita più
elevati senza, però, che uno sfruttamento eccessivo delle risorse del pianeta
mini alle fondamenta la possibilità stessa di una vita migliore per tutti? “”
(Jared Diamond, “Collasso”, 2005-2014, pgg 502-503)
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