giovedì 17 settembre 2015

Il ducato veneziano.

Nei secoli il migliore: il ducato veneziano, detto anche zecchino, venne considerato la miglior moneta con un costante contenuto di oro per 512 anni, assai meglio della sterlina che fu regina per “soli” 208 anni (dal 1717 al 1925, prendendo il testimone proprio da Venezia). In tempi difficili bui e cupi, domandarsi che cosa rese possibile tale successo non è vano. Il valore di una moneta dipende dalla sua capacità di influenzare la distribuzione del reddito, che è variabile politica per eccellenza. Una moneta che perde valore nel tempo favorisce i debitori, fra i quali enumeriamo lo Stato e le categorie che da esso dipendono, a svantaggio dei creditori, che invece sono favoriti dalla stabilità monetaria. Stabilità monetaria e sviluppo delle attività economiche veneziane si sono quindi dati la mano per lunghi secoli facendo della Serenissima, priva di entroterra ma ricca di talenti che riusciva ad attrarre e sostenere, la regina dei commerci internazionali in quello che era il mondo allora conosciuto dall’uomo occidentale. Mercanti, banchieri, artigiani, il miglior Arsenale dei secoli di mezzo (dove uno straniero non poteva aver accesso, tanta era la tecnologia ivi sviluppata ed applicata) costituirono l’ “humus” della potenza veneziana; su questi interessi si sviluppò, parimenti, la credibilità di un sistema politico (autocratico, ma efficace e giusto) che non ebbe rivali nella gestione di dispute politiche, belliche, economiche. Stabilità monetaria e sviluppo delle attività economiche, spirito e libertà di impresa, giustizia rapida ed efficace, responsabilità dei governanti: e quanti dogi persero, letteralmente, la testa o finirono i loro giorni oltre il ponte dei sospiri. 
Altri tempi, altra tempra.

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