giovedì 17 settembre 2015

Lo sport globale.



Il business globale dello sport viene valutato fra 480 e 620 miliardi USD annui, nelle sue varie componenti; limitandosi al mercato degli eventi sportivi, definito come i ricavi derivanti dalla vendita di biglietti,  trasmissioni media e merchandise, esso vale quasi 80 miliardi USD: il calcio rimane lo sport principe con ricavi annui di 28 miliardi USD, quasi quanto la somma di tutti gli sport USA, formula 1, tennis e golf. Nella sola Europa, il calcio vale 22 miliardi USD, con i 5 campionati più importanti che valgono la metà di tutto il mercato, ed i 20 club di calcio più famosi il 25% del mercato. Il mercato cresce più rapidamente nel calcio e negli sport popolari rispetto a tennis e golf; nelle economie in sviluppo; in mercati “maturi” europei e nordamericani. Lo sport è anche un mercato “ciclico”, riflettendo la presenza di importanti eventi mondiali ogni 2 e 4 anni, dai mondiali di calcio alle olimpiadi estive ed invernali. Nel prossimo futuro, la crescita del business sportivo dovrebbe attestarsi al 4% annuo, dal 6% più recente, come effetto della dinamica economica globale. La creazione di valore da parte dello sport è legata alla gestione dei diritti relativi al suo utilizzo: chi ne ha il possesso (F1 nell’automobilismo, PGA Tour nel golf, le varie leghe nel calcio) determina le regole, organizza gli eventi, gestisce la generazione dei proventi da incontri, trasmissioni radio-televisive, utilizzo dei diritti marketing. Il “ticketing” negli stadi ed autodromi ha un peso relativo, ma il “prodotto” che vi si rappresenta è essenziale per il loro “packaging” da parte di sponsor e media partner. I 4 “pillar” dello sport sono quindi proprietà degli eventi, diritti relativi, gestione degli eventi, contenuti.

Eventi sportivi di grande richiamo sono “premium” per i media e le televisioni, ma la stabilità dei relativi ricavi resta difficile da assicurare, a causa della relativa fedeltà dei “consumatori” spesso attratti da nuovi interessi, dalla proliferazione di internet come canale di diffusione e fruizione degli spettacoli, dall’entrata di nuovi “player”; in futuro, le grandi reti televisive si dovranno confrontare con la necessità di aumentare i ricavi da eventi sempre più costosi, con la concorrenza crescente di nuovi strumenti media (smartphone, tablet,…), con la pirateria digitale, con la necessità di ri-posizionarsi rispetto alle piattaforme internet che stanno rapidamente acquisendo risorse per acquistare, e distribuire, eventi sportivi.

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