Le prospettive future
per l’ “health care” nel mondo sono brillanti: invecchiamento della popolazione
(il fattore demografico), crescita dei paesi ancora definiti come emergenti,
innovazione tecnologica, pressione sui governi di questi paesi per aumentare
quantità e qualità delle cure sanitarie per i propri cittadini. Quando si
invecchia, si spende di più per la salute (oltre il 90% delle spese sanitarie
si presenta nel 10% finale della propria vita) ed il costo dei medicinali
sembra crescere in modo costante; questo trend, ormai consolidato nei paesi
occidentali, sarà presente anche in paesi come Cina ed India, almeno per la
classe media e ricca; alcune malattie, come patologie vascolari e cardiache e
diabete, sono legate all’aumento del benessere; la tecnologia gioca un ruolo
crescente nella fase diagnostica e di intervento; i governi mondiali saranno
sotto pressione per migliorare l’efficienza delle cure sanitarie. Il controllo
dei costi giocherà un ruolo importante: negli USA, il 70% dei consumi di
farmaci è fatto di generici, che hanno permesso al governo di ridurne la spesa
di 239 miliardi US$, principalmente farmaci di base.
La sfida è multipla, e la
formula della ricetta non è scritta sul “bugiardino”.
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