martedì 13 ottobre 2015

La radio corre con la raccolta pubblicitaria.


Nei primi 8 mesi del 2015 la raccolta pubblicitaria della radio è cresciuta del 9,7%, largamente superiore alla crescita dell’intero settore degli investimenti pubblicitari nei media (+0,3% nel periodo). La raccolta radio pesa per il 6% del totale (stimato a fine 2015 in 6,5 miliardi di euro), contro la TV regina incontrastata col 60% della raccolta, i canali internet in forte crescita ed oggi al 7%,  periodici (7,5%) e quotidiani (12%) più indietro. La carta stampata sembra indirizzata verso una progressiva inarrestabile diminuzione della capacità di attrarre pubblicità, incalzata dai nuovi media (social, web, apps) che attraggono un pubblico ed una utenza ormai trasversale, più facilmente “profilabile” grazie a raffinate tecniche di utilizzo dei dati personali. La radio, invece, non dimostra i suoi anni: una pimpante vegliarda in splendida forma, voce e toni suadenti, grande appeal: da vera diva.

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