Secondo uno studio di Credit Suisse, la classe media – definita come
gli individui che posseggono una ricchezza fra 50.000 e 500.000 dollari, nelle
sue varie forme – ha visto raddoppiare la propria ricchezza dal 2000 ed oggi
rappresenta il 32% della ricchezza totale, raggiungendo nel mondo la somma di
80.700 miliardi di US$. In Europa, i paesi con il maggior numero di “mediani”
sono Italia (29 milioni, con una ricchezza media stimata di 88.600 US$),
Francia, Germania, Spagna e UK (con una ricchezza media stimata di 126.500
US$); il paese con la ricchezza media della classe media superiore è la Nuova
Zelanda, con 182.600 USD, seguita dall’Australia (168.300 USD). Secondo lo
studio, dimensioni e quantità di ricchezza della classe media sono cresciute velocemente
sino al 2007 per poi rallentare, spesso frenare, dopo la crisi finanziaria. In
Italia, la ricchezza dei “mediani” (una vita di sacrifici e risparmi, senza mai
assurgere ai titoli di testa) è stimata in 4,7 miliardi US$, il 47,3% della
ricchezza totale del paese. I dati segnalano una “maggioranza silenziosa” che
tiene, a denti stretti, la posizione; non chiede sconti e privilegi; anela ad
un futuro, se non roseo, almeno da “pareggio esterno”.
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