Il governo italiano “gioca pesante” per tenere in
equilibrio, seppure instabile, i conti pubblici: per i giochi da
intrattenimento è previsto un aumento del 2% sul prelievo sulle “slot machine” che
salirà quindi dal 13% al 15%, e sulle VLT (Video Lottery Machine) dello 0,5% con
un prelievo aumentato al 5,5%; una “stretta” che varrà 500 milioni di euro di
maggiori entrate per il 2016. Poiché a giocare ci si prende gusto (ma con
moderazione), il governo ha previsto un ulteriore incasso di 500 milioni
derivanti dalle gare sulle concessioni scadenti nel 2016, che avranno una durata
di 9 anni: 100.00 agenzie di scommessa (base di gara 32.000 euro), 51.000 “corner”
(base di gara 18.000 euro). Riprese dall’oblio, ci saranno anche 210
concessioni per il Bingo (base di gara 350.000 euro). Tutto nell’ottica di “”garantire
la continuità delle entrate erariali, la tutela dei giocatori e il contrasto al
gioco illegale””: perché quello legale fa bene (crediamo solo alle esauste
casse dello stato).
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