Con l’introduzione del “bail-in” sui
salvataggi bancari (oggetto di una precedente “una tazzina di caffè…”) i “bond”
bancari dovranno allinearsi al nuovo “credo”: in caso di “default” di una
banca, azionisti e possessori di “bond” saranno chiamati a sostenerne i costi,
ed il “write-off” di azioni e “bond” sarà dietro l’angolo; di conseguenza,
aumenta il rischio di tali strumenti, ed il “prezzo del rischio” sarà un
aumento del rendimento cedolare (interessi) sulle (prossime) emissioni di
obbligazioni bancarie, più elevato per le obbligazioni subordinate. “”Le
tipologie di obbligazioni ed i relativi ammontari (…) saranno inseriti nei
piani di risoluzione predisposti dalle autorità per fronteggiare situazioni di
insolvenza. Occorrerà, quindi, effettuare con maggiore attenzione le scelte di
investimento in tali strumenti, che incorporano il rischio delle banche: variabili
chiave sono la patrimonializzazione, la redditività e la liquidità””.
Nessun commento:
Posta un commento