venerdì 3 luglio 2015

USA, la salute ritrovata.



I dati sul debito USA del primo trimestre 2015 danno segnali incoraggianti sullo stato di salute di famiglie ed imprese, che hanno ridotto i loro debiti in percentuale del PIL, negli anni; il debito delle famiglie era pari all’89,9% del PIL nel III trim. 2007 (pre-crisi), salito al 95,2% nel I trim. 2009 (nel pieno degli effetti della crisi finanziaria), ed ora pari al 76,3% del PIL, segno di una ritrovata capacità finanziaria e di spesa (ricordando che i consumi privati pesano per il 70% del PIL). Per le imprese, i debiti rappresentavano il 161,1% del Pil nel III trim. 2007, saliti al 192,5% nel I trim. 2009, discesi al 148,4% nel I trim. 2015, per effetto della forte riduzione delle operazioni a debito. A far da contraltare, l’accresciuto peso del debito pubblico, andato a compensare gli effetti della dura Grande Depressione: era il 53,7% nel III trim. 2007, è ora al 90,6% del PIL USA. Gli Stati Uniti restano un paese molto indebitato: sommando debito pubblico, debito privato di famiglie ed imprese si arriva ad un 333,4% del PIL; “the show must go on”.

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