Per effetto del riscaldamento globale, lo spessore della
calotta artica si è ridotta del 65% fra il 1975 ed il 2012; l’assottigliamento
del “pack polare” porta alla superficie temi cruciali: l’apertura di nuove
rotte marittime commerciali, come il Passaggio a Nord-Ovest in territori
rivendicati dal Canada ed il Passaggio a Nord-Est in aree che la Russia afferma
essere sotto il suo controllo; gli effetti dello scioglimento del ghiaccio
sulla geografia di luoghi e sul clima; l’attenzione crescente alla risorse
“sotterranee”. Lo US Geological Survey che sotto la Dorsale Lomonosov (la
catena montuosa sottomarina che taglia l’Artico fra Groenlandia e Siberia) vi
sia il 13% del giacimenti petroliferi mondiali (90 miliardi di barili) ed il
30% del gas naturale mondiale (1.669 milioni di miliardi di metri cubi). “”Non
siamo nel XV secolo e non basta andare in giro a piantare bandiere per rivendicare
un territorio””, ma sete di petrolio e voglia di dominio sui mari promettono
scenari da grandi manovre.
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