La Santa Sede, nello sforzo avviato di razionalizzazione
e trasparenza della sua azione, comunica i dati consolidati delle sue attività
in campo finanziario, iniziando dalla indicazione del costo del personale:
2.880 dipendenti, distribuiti su 64 enti, con un costo complessivo di 126,6
milioni di euro (43.958 euro il costo medio unitario); proseguendo con la
indicazione di una perdita di bilancio, a livello consolidato, di 25,6 milioni
(erano 24,4 milioni nel 2013), che dovrebbe confermarsi anche nel 2015. Le più
significative voci di ricavi sono i contributi delle diocesi nazionali (dove
USA e Germania spiccano per la loro generosità) e dello IOR (50 milioni),
insieme ai rendimenti sugli investimenti finanziari; sono in utile anche i
Musei Vaticani. L’applicazione di standard internazionali (come le tecniche di
Financial Management legate ai principi contabili per il settore pubblico, o
IPSAS) prosegue nel suo cammino, grazie alla “enorme quantità di lavoro da
parte del personale di molti enti della Santa Sede”, ricompensati sia in questo
che nell’altro mondo.
Nessun commento:
Posta un commento