Aumentano i ricorsi presentati all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF)
da parte di risparmiatori e clienti di banche ed intermediari finanziari,
sempre più spesso assistiti da un legale: nei primi 4 m4si del 2015, nel 55%
dei casi. Nel 2014, i ricorsi presentati sono stati 11.237, in aumento del 43%
sul 2013, una crescita in parte legata a tematiche relative a cessioni del
quinto delle stipendio e pensioni, seguite da carte di credito e debito,
bancomat, prestiti: usura, interessi di mora, commissioni (come nel caso di
istruttoria veloce); diversi casi relativi ad ipoteche, utlizzo fraudolento dei
mezzi di pagamento. Il 52% dei ricorsi è contro banche (Barclays con 871
ricorsi, Unicredit 801, BNL 353), il 22% verso le Poste (che con 2.445 ricorsi
“brilla” come primo soggetto cui sono stati rivolti rilievi), 23% verso
intermediari finanziari ex art 107 e 106 TUB (Prestitalia 721 ricorsi,
Fiditalia 260, Apulia Prontoprestito 199). Nella relazione annuale dell’ABF
viene ricordato come l’assistenza legale sia legata sia a casi che diversamente
non sarebbero stati portati all’attenzione dell’ABF, sia a casi complessi che
ne hanno richiesto la presenza.
Parti deboli contro parti forti.
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