Le statistiche dicono che la disoccupazione negli USA è scesa al 5,3%, ed
aggiungono che il 20% della popolazione più abbiente ha il maggior distacco dal
restante 80% negli ultimi 30 anni; il National Bureau of Economics Research ha
calcolato che lo 0,2% della popolazione controlla il 22% della ricchezza
nazionale, contro il 7% del 1979, mentre la quota di ricchezza detenuta dal 90%
si è contratta, a partire dagli anni Ottanta del XX secolo; negli USA è in
corso, da decenni, una concentrazione della ricchezza, in termini relativi.
Il
Congressional Budget Office stima che il reddito medio dell’1% ricco della
popolazione sia aumentato 5 volte più velocemente, negli ultimi 35 anni, del
reddito del ceto medio e medio-basso. La ricchezza dei più ricchi è aumentata
più che proporzionalmente di quella della gente comune, che ha comunque
migliorato la propria posizione: ma i distacchi aumentato. I mercati finanziari
“hanno dato una mano” con un aumento del 200% dei loro corsi dal 2009 ad oggi.
Nelle parole del Presidente della FED, “dimensioni e crescita della
diseguaglianza mi preoccupano enormemente. Sono compatibili con i nostri
valori?”.
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