giovedì 5 novembre 2015

Aste immobiliari.


Legate all’aumento delle sofferenze bancarie (+131% fra fine 2008 e fine 2014), le aste immobiliari sono cresciute in modo significativo (+58% in 5 anni); un’indagine svolta su 145 tribunali italiani (fonte: Opicons) ha contato 79.675 casi di vendite immobiliari in sede d’asta nel 2014 (+20,6% sul 2013, quando furono 66.022), per il 17,8% in Lombardia, seguita da Sicilia (11,6%), Lazio (11,2%), Puglia (7,8%), Piemonte (7,4%), Veneto (7,2%), Toscana (6,4%): per tipologia di immobile, il 64,1% è rappresentato da immobili ad uso residenziale, il 9% commerciale, il 4,4% industriale, il 22,5% definito come “altro”. «A spingere in alto il numero di procedure sono soprattutto le grandi città. Qui, infatti, prima della crisi c'è stato il maggiore boom immobiliare, e ora si sconta il più forte incremento delle aste, soprattutto di case». L'incremento delle aste immobiliari, sottolinea il report, è un riflesso diretto del continuo aumento, negli ultimi anni, delle sofferenze nel sistema creditizio. Una situazione che si riverbera anche sul leggero ma progressivo calo dei finanziamenti per l'acquisto di abitazioni, passati da 317 a 293 miliardi di euro, dati che il rapporto ricava dai bollettini periodici della Banca d'Italia. Alla difficoltà di riscuotere da parte delle banche, dunque, corrisponde  l'impennata dei tentativi di liquidare le garanzie immobiliari con le vendite forzate. Un trend che prosegue anche nel 2015, sulla base di stime provvisorie.

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