Quotazioni al ribasso per i fondi immobiliari italiani quotati,
che hanno azzerato i risultati positivi del primo semestre. Più dei fattori
macro-economici, pesa la vicenda di un fondo immobiliare (http://www.smartweek.it/fatto-del-giorno/il-fondo-liquidato-anzi-forse-no/) che, non ottenuta da
Banca d’Italia la proroga della sua durata, ha venduto in blocco il suo portafoglio
immobiliare. Una replica arriva da Europa Immobiliare che ha comunicato
l’intenzione di convocare l’assemblea dei partecipanti (gli investitori
quotisti del fondo) per deliberare la proroga straordinaria della vita del
fondo (http://www.vegagest.it/FondoHomeSite.aspx?IdFondo=29) sino a tutto il 2019. Contemporaneamente è
arrivata una OPA ad un prezzo unitario di 710 euro per quota sul 33% delle
quote, con una offerta migliorativa rispetto ai 694,50 euro della ultima
quotazione (6.11.2014). Offerta che arriva da un operatore specializzato in
“distressed situation”. I primi sottoscrittore del fondo, nel 2006, hanno
pagato ogni quota 2.500 euro e sinora hanno ricevuto proventi totali di 438
euro. I conti sono amari.
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